A ESEMPIO: LODE, L’ASSE, IL PASSAGGIO

Oggi, mi ha telefonato il terzo figlio che non ho avuto: mia moglie è svenuta. Tutto bene pa’, tre chili quattro e cinquanta, a soldi sto a posto, fo’ il caposquadra in un’azienda elettrica. Tra tutte le domande che gli avrei voluto fare me ne è uscita solo una: sai, pensavo fossi una bambina, ma come ti ho chiamato alla fine? Cade la linea. Provo a chiamare io: il numero selezionato è inesistente. Così facciamo quattro chiacchere ricordando quand’aveva dai dieci ai ventanni: il sacco di Roma del 390 a.C., località Fosso della Bettina, dove un colpo di daga gli tranciò un dito di netto; le gare di Città del Messico del 68, quando per poco non conquistò il bronzo nella lotta libera; il difetto all’ala destra che si porta dalla nascita (uno dei flap non si apre se la temperatura scende sotto i -55°) e la passione che aveva per le femmine degli armadilli, poi sfociata nella coltivazione della lattuga riccia. Avrei voluto chiedergli ancora che numero di scarpe porta, qual è il suo film preferito, se da lui c’è bel tempo. Mia moglie ha provato e riprovato: ma niente. Il numero selezionato è inesistente. Oltre ad avere un brutto raffreddore, un ingorgo bloccava ormai ogni passaggio.

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