LACRIMAE RERUM 25

Sono sopravvissuto ai denti di latte,

all’odore delle sacrestie, al cuore

trafitto dai pugnali, ai peccati

mortali che puzzavano di cera,

alle preghiere, ai giochi feroci

della carne, alle risa dello sberleffo,

alla magrezza, alle piaghe della pelle,

alla paura dei corridoi vuoti,

al freddo dei corpi dei miei morti

alla rossa fanfara delle parole

che riempie i nostri giorni.

Ora guardo le nuvole che cambiano nell’istante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LA PIUMA
Il cameriere della trattoria Del ponte è fatto di antimateria. Provare a schiacciargli un dito è totalmente inutile, inutile punzecchiargli Read more.
IL VESTITO BIZANTINO – 6
Il crollo nella ruggine è il mio ristagno Satanico stato dove imbruna La fola del partigiano in giro ovunque Nessuno Read more.
STORIA DI TRENI: TRENO NOTTURNO PER NAPOLI
La Regina di Napoli cantava Casta Diva davanti al pubblico dubbioso e malfidente. Il buio della sala retrocedeva sconfitto davanti Read more.
QUESTO FLUIRE FRA COSTOLE E COLONNE
questo fluire fra costole e colonne non dice del raduno improvviso rimontare nel petto non dice delle macerie non dice Read more.
#
perdite in modo corretto. stare davanti a com’era. La sovranità appartiene al venditore oh sì ti prego adoro questa struttura. Read more.
STANZA 109
ogni piano ha cinque piani una fermata spalla a spalla (conservazione gomito voce) io spezzetto mi allargo al centro sono Read more.
PAGINA BIANCA 12
alieni     la notte al mio paese vedo atterrare alieni nel cuore   ieri chioppe. grandine. troni e furmini. Read more.
da I GIORNI QUANTI (33)
“I vermi mandò a dire , ah! le guance/ Mi mangiano le guance. / …” Giuseppe Ungaretti. In questo lungo Read more.