LACRIMAE RERUM 25

Sono sopravvissuto ai denti di latte,

all’odore delle sacrestie, al cuore

trafitto dai pugnali, ai peccati

mortali che puzzavano di cera,

alle preghiere, ai giochi feroci

della carne, alle risa dello sberleffo,

alla magrezza, alle piaghe della pelle,

alla paura dei corridoi vuoti,

al freddo dei corpi dei miei morti

alla rossa fanfara delle parole

che riempie i nostri giorni.

Ora guardo le nuvole che cambiano nell’istante.

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