Ero entrato tanto in profondità da trovarmi a meno di un millimetro dal tuo cervello. Potevo descriverlo perfettamente: 75% acqua, 13% grassi, 8% proteine, 2% carboidrati e 1% sale. Una piccola percentuale tra emozioni, nozioni di grammatica e ricordi stratificati. Poggiato l’orecchio sentivo distintamente suoni domestici, una lavastoviglie, un fon acceso, la voce di una donna che canticchiava. Sapevo che sarebbe bastato un solo passaggio di sangue (pressappoco un litro) e potevi essere ambidestra se volevi. E che con quello che restava, circa lo 0,30, avresti potuto accendere una lampada da 100, estrarre la carie da un molare o duplicare la durata esatta della tua esistenza e quella delle tue caprette tibetane solo col pensiero.
1% DI SALE
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