TRAUMA 8

al filo appesi fantasmi. panni le sedie la terra riarsa. i gatti leccottano l’aria. e sanno il giardino esteso oltre il muro di cinta. un albero calle verdure isolate. lastroni di pietra arcipelaghi di mozziconi. il cielo scaraventato in bianche pupille. quando le palpebre riversano odio. accanto alla casa la casa di ada e la casa di zia. un vicinato di braccia e di nuove dalla veranda. sulla via che ricorda l’atomo i geni di via panisperna. proto galassie di estati passate. oggi la mamma è il suo compleanno. chi se ne ricorda porta dei fiori. offre gelati regala baci. un crocifisso reclina lo sguardo. il prete spesso viene a trovarla. non l’ho ancora visto torna e ritorna. gira e rigira avvoltoio. su quel deserto nella stanza più grande. dove dorme regresso mio padre. in giardino c’è pace fantasmi. panni le sedie la terra riarsa.

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