da MITOLOGIA DEL CENCIO – n. 48

Putrefatto sibilo

Ci si sfalda in morte

Cenerella la stella

Per importanza fatua.

Oblio a catena

Partorisce aria fosforica

Famelica la storia sfatta.

Di te ricordo il berretto sudato

Da soldato al signorsì badato

Sotto i piedi alamari di morti.

Dannato al dolente tuo minuto,

L’arabesco delle fruste

Le vacuità del senso.

Ancora mi vesto per pietà

Per non rimanere in pigiama

Tutto il dì. Orme catastrofiche

Ormai dissetarmi. Miscugli alieni

La preparazione di ciascuno.

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