PER UNA FISIOGNOMICA DADA

Le mie emozioni e i miei desideri non sono un romanzo “giallo” da leggere in fretta per diminuire il rischio di incendi incontrollati, ma giocano un ruolo fondamentale nella mia anatomia. Ho capito che i romanzi lunghi che si scrivono al giorno d’oggi sono come cani a due teste: alcuni di essi non sono nemmeno esseri viventi; perciò, una settimana fa, ho iniziato a contrastare la mia propensione al linguaggio. Il linguaggio può essere spiegato come quella successione di sensazioni, emozioni, idee ed immagini che ha luogo involontariamente nella mente di una persona in determinati momenti del ritorno a casa. Rappresentano il potere oscuro, cedevole, primordiale e ricettivo dello yin, incline a rifiutare le coccole. C’è un nesso tra la meccanica quantistica e le possibilità logicamente ammissibili che il viso di una persona influisca in qualunque senso sulla realtà: è quasi impossibile da comprendere per noi comuni mortali, ma è stato l’ispirazione per un’infinità di libri, film, canzoni, teorie.

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