TROMPE L’OEIL

Stanno in bilico sulla curva parete le figure della storia. Alcune si sporgono cercando, altre guardano in alto estranee al fatto che si ripete. Nella buia foresta, sposalizi, annunci  dentro perimetri di pomi e aranci tutt’intorno alla stanza. Senza date certe si torna sui passi immaginando, nel verdino, nel roseo, nel giallo un lungo collo indagatore. A fresco ridipingo la sequenza mettendo l’allora e l’oggi intermittenti, la rucola e la scamorza nel pane caldo della piada.

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