ENCICLOPEDIA DELLA POESIA MEDICA

Il curioso che desideri conoscere l’impossibile – ammesso abbia la fortuna di trovarla ancora – non ha che da consultare l’Enciclopedia della Poesia Medica, Berthpress Hannover, 1758, in dieci volumi. Ci si leggono le notizie più singolari. Dall’origine dei raggi gamma super energetici a come le formiche mietitrici autocostruiscano il loro intestino – gli anni di ogni cacciatore di venti, la ricetta del gattò di oggi (oggi vi dico): mano di padre, braccio di madre, zampa di opossum, dito di bambino. Prima che Antonino Artaud nascesse, a pagina diciotto del volume II, già quel libro raccontava che tu stesso, tornato insieme al drammaturgo dal paese dei Tarahumara, in estasi per l’esperienza in quella terra di uomini perduti, avresti sbagliato la coincidenza per Nantes e imbarcato per un pelo sull’ultimo volo per Marsiglia due ore e mezzo dopo saresti invece atterrato a Smirne. Che colto da gran disagio interiore allora ti saresti immedesimato in ogni tribolazione umana: anche nella più lontana. Scoppiando in un pianto tale che le hostess di terra non sarebbero riuscite a consolare.

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