ANIMALI DOMESTICI (15)

Spesso, all’esterno dei locali commerciali vengono affissi

cartelli con cui si vieta l’ingresso ai cani.

A volte, il sindaco di una città (ma anche

il sindaco di un paese) può vietare ai cani

l’accesso a uno spazio pubblico. Di solito lo fa

tramite un’apposita ordinanza comunale

che proibisce a tutti i proprietari di cani

di introdurre i cani in luoghi specifici

come spiagge, negozi, giardini. Tali ordinanze,

per acquisire efficacia, vengono affisse

su apposite bacheche dedicate all’affissione

delle ordinanze comunali. Le ordinanze

vengono pubblicate nell’albo pretorio

che può essere diffuso e divulgato

tramite il portale del comune.

Il divieto va esteso a tutti gli altri animali

da compagnia (compresi ragni, gatti, criceti o pitoni).

Un’ordinanza può introdurre il divieto di balneazione

nelle zone balneabili (ma anche nelle zone

temporaneamente balneabili o non balneabili).

Tali ordinanze devono essere rispettate

da Luca, Carlo, Stella e Luigi

in quanto proprietari di cani e gatti.

Il cane di Carlo non entra mai all’interno di un bar

o di un negozio di scarpe, e neanche dal macellaio.

Quando va all’ingrosso per acquistare gli alimenti,

Carlo lascia il cane dentro la macchina o a casa da solo.

Carlo ha una vecchia R4 GTL bianca dell’81, ottima

per andare a pesca, a funghi, in campagna

(non si impantana mai). È una macchina molto proletaria

e lui, da vecchio comunista, non l’ha mai cambiata.

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