SULLE RIVE DEL TONTO (44)

Complice un sole che non c’è una luce accecante viene fuori a sorpresa da uno strappo improvviso fra le nuvole giunte fin quassù pianpianeggiando compatte dalla lontana marina e frammischiata a tiepidi goccioloni di pioggia ottobrina cola giù obliqua sopra uno sperone di rocce barbute di muschio puntato dritto contro la vallata sveglia le chiome ricche di pigne della boscaglia poi irida disperdendosi in mille rivoletti odorosi di resina la radura dove Francesco le labbra serrate su un saporito filo d’erba novella carambola rapito da un cardo all’altro felice come un calabrone…

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