TREDICI PEZZI

Annalucignola dormiva scomposta su un letto di ossigeno e dormendo si scindeva in tredici pezzi. Dormiva così in basso che la scatola delle vecchie foto posta sotto il letto lei la vedeva altissima come fosse su un banco di nuvole. Coperte trasparenti nascondevano a malapena i pezzi del suo bel corpo imbrattato di pericoli. Un circolo polare di capelli, un equatore di mani, tutto in folla scomposta. Al piano di sopra si sentiva un rumore di passi, qualcuno andava avanti e indietro forse per cullare un neonato. Nell’appartamento accanto un ragazzo suonava la fisarmonica. Fuori, un cielo color sabbia bagnata oscurava le case e gli abeti, anche se era solo mezzodì. Si sentiva il sobbalzo di grossi camion carichi di macigni che scorrevano lentissimi sullo stradone. Fuori, si aspettava qualche Natale. I passanti raccattavano qualche pezzo. Trascorreva qualche pericolo. Nevicava qualche vecchia foto, qualche letto di ossigeno.

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