CASA NATALE

Prima di colazione ho rincorso un pensiero. Un pensiero qualunque, ma da trattare con riguardo e con le buone senza torcere capello. L’ho lasciato curiosare in casa, fuori casa e infine dimenticato nei suoi tempi-bisogni. Sono rimasta sola senza darmene pena; un frutto buono, un caffè, la solita marmellata. Nel sole insperato due tre piani di verde, la veste dismessa della cicala. Tante piante che non conosco per nome, terra mai vista, possibili dal nulla i possibili nulla in agguato. Mormorano ipotesi di parole, ma non escono allo scoperto, fingono sugli altopiani del senso e compiono improvvise acrobazie. In alchimia: materia molle, spalmabili orologi.

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