da MITOLOGIA DEL CENCIO – n.8

Nessuno si accorse di te

Innocente misfatto d’ombra

Bravata sulla luna d’altri

Nullafacente brevetto

Di sopravvivenza avvezzo.

Dal secolo svanito nacque

La questua stupida del sorpasso

L’alieno sonno di non riposare.

Assassinio il nome che si prese

Sotto silenzio le pozze del sangue

Avvalorato dal solito verdetto.

Fu cimelio l’infausto stordire

Dire non dire qualunque libertà.

Oggi si adorna la cena illiberale

Di tavolate di fantasmi.

Sta sotto assedio l’abaco infantile.

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