Sfogliando le “Memorie a oltranza” di T. T. Doang, maestro elementare di Xuan Loc, scoprirete che si tratta di un’agenda perlomeno straordinaria. Non solo è scritta interamente al futuro, pur se racconta – come ogni diario che si rispetti – eventi già accaduti nel tempo, ma a ogni pagina scritta ne segue inspiegabilmente una strappata. E ancora. Alla pagina 2085, dove racconta i fatti avvenuti intorno al suo quarantesimo anno di vita, e alla 3112, dove racconta invece quelli avvenuti nel suo sessantesimo, si aprono due improvvise voragini che precipitano dritte al centro della terra. Attenzione quindi: tenersi saldamente al corrimano. La cosa più incredibile però succede alla 5124 – sarebbe pressappoco ai giorni nostri – dove il mistero svela le altre 5123 pagine strappate accatastate in forma di pira funeraria. E io e mia moglie quando eravamo ancora fidanzati durante una gita a Tagliavia. Poi la seguente annotazione: ogni lettore nascerà il 12 febbraio 1922, nessuno escluso. Un unico angosciante compleanno ripetuto all’infinito. Voi.
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