ALTRI FRAMMENTI (7)

Per l’economia della specie umana, la sorte di sue semi anziani è irrilevante? Il vicino è persuaso che sarebbe necessaria una strategia di coazione per limitare la dimensione demografica, oggi in grado di condizionare la consistenza delle risore naturali e l’intensità dei cambiamenti climatici. Il passo gli è breve per …

COME GESU’ BAMBINO

Il signor Pietro stava appoggiato sulla battigia, livido, gonfio. La sua storia tatuata sui polpacci rigidi. Ho aspettato dieci ore prima di sapere che faccia avesse. Dieci ore di attesa in fondo al mare e a ridosso degli scogli a scrutare facce curiose strappate ai bagordi del giorno di Natale. …

GINO NORMALE

Io volevo fare il tordo morto. Lo spigolo di calcestruzzo. L’acqua che spruzza quando ci passa sopra un’automobile. La pigna abbandonata. La foglia di eucalipto sminuzzata. E forse – solo forse – persino il tabacco pressato in una pipa. Ma mai e poi mai avrei voluto essere quello che sono: …

da RAPSODIE (11)

proteine catacloniche stringono gemiti /urti affogati/ /folgori geodici/ distendendo il silenzio, si addormentano

TUTTO TUTTO TUTTO

Io so tutto tutto tutto tutto. So i nomi i cognomi gli indirizzi i numeri di telefono i numeri del lotto i numeri delle scarpe che la gente porta ai piedi. So dove sei stato ieri e dove te ne andrai domani (scappa scappa pure che intanto non scappi). Dietro …

ERAVATE TUTTI UPPER CLASS

Eravate tutti upper class, mute comparse della borghesia, scia sbavata, abasia da ciuccofuturo, profeti dell’aerofagia, poesia dismessa, vista già, strass, upper class, eravate e siete primi nell’acrilia dei microclimi dipinti, dentro il canvas fatto a stucco, e nessuno che si chieda mai dove diavolo sia il trucco.

IL CARITO 1 (da Favole del ’68)

mise una cocciniglia filiforme sul foglio lucido di tartaruga e scostò piano piano le nuvole – lavorava con meraviglia – lamentandosi con gridolini che gli salivano dal ventre e che però uscivano dal deretano –  il deretano come sai posto precisamente sopra la scocciniglia – c’erano strati e strati di …

SULLE RIVE DEL TONTO (40)

Veniamo fuori da una notte nel folto di un bosco di querce secolari uno alla volta, da punti diversi. Spaesati intirizziti taciturni io, Tà e Francesco, con ai piedi ancora le zampe palmate del mio papero disneiano preferito, convergiamo cauti verso il margine estremo del terrazzo di pietre sbiancate e …

L’UNICA CERTEZZA

Lo scirocco appende il mare Un quadro scorniciato Compiaciuto della postazione privilegiata Immobile La vegetazione atterrata Fustigata come un cane rimproverato Che acquattato aspetta il volo dell’ira Prima di drizzare le orecchie La paura è l’unica certezza

NOTTE

La notte serve alla calma, alla dimenticanza degli orrori del giorno. Alla quiete del riposo non tangibile dalle leggi di mercato. La notte, finalmente, non si produce una beata minchia e, volendo, si dorme. Oppure si rubano ore al sonno e si parla dei massimi sistemi, o dei minimi, è …