GINO NORMALE

Io volevo fare il tordo morto. Lo spigolo di calcestruzzo. L’acqua che spruzza quando ci passa sopra un’automobile. La pigna abbandonata. La foglia di eucalipto sminuzzata. E forse – solo forse – persino il tabacco pressato in una pipa. Ma mai e poi mai avrei voluto essere quello che sono: un cacciavite americano. Purtuttavia, rassegnato, ho lasciato che le cose seguissero un certo loro corso naturale convinto come sono che tutto tende a un ordine stabilito. Così, ogni mattina, io e la mia famigliola di cacciaviti ci avviavamo al lavoro, che consiste come saprete in piccole riparazioni ordinarie: il soffione di una doccia che si è allentato, la placchetta di un interruttore che va cambiata, l’antina di una cucina che va sistemata. Amen.  Poche emozioni insomma, vita grama. Non fosse che una sera una mano mi prende di sopravvento e mi scaglia con forza nella gola di una  signora. Non conosco i particolari, il perché e il percome voglio dire, ma ho sempre davanti agli occhi quella scena che mi cambiò la vita: full immersion nella carne viva, bella calda calda e fiottante, venti volte avanti e indietro fino all’impugnatura. Mai fatto prima. Altro che il gelo innaturale di una vite. Avreste dovuto vedere lei come rantolava, e il sangue che spruzzava beato dalle mie quattro scanalature.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

IL VESTITO BIZANTINO – 29
Manette alle tempie resisto Celle stonate le caviglie. Curva da formula uno Vago murata in gola alla sembianza Musa bianca Read more.
tra fra 7
Mentre ti parlo dopo anni e non so come sei arrivata a casa mia lo sfondo cambia di continuo, non Read more.
SEMIRAMIDE NON GRADISCE IL LATTE
Secondo i benpensanti Lucillo non amava i gatti ma nemmeno i rinoceronti sebbene  le dissimili scuole sostenessero che felini e Read more.
28
non sussiste   non sussistono i requisiti atti a situare la corrente nella necessità di essere salvata da oceano oltrepassandolo   aggiunge Read more.
FOCE 4
   Poco prima di svanire nel nulla, le ombre delle canne, drizzate in più punti a mo’ di gnomoni,  scandiscono, Read more.
RISCHI
Per eludere la sorveglianza ti toccherà camminare a testa in giù, i piedi ben saldi al soffitto. Infilandoti negli interstizi Read more.
I MOLTI FIORI
Prima di cena la signora moglie ci mostra una pietra che arriva direttamente da Singapore: riesce ad assorbire tutta la Read more.
STANZA 223
quando afferra la sua tazza di caffè questa donna è riflessa nell’inizio di un sorriso. nessuno la osserva tuffarsi e Read more.
Un teatro (I)
piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che Read more.