LA PAROLA MAIONESE

Succede che a un certo punto l’uomo inizi a proteggere il proprio organismo. Realizza si tratta del bene più prezioso e mette in campo ogni forza per garantirne la sopravvivenza, in una difesa, che da allora in poi, lo impegnerà tutta la vita. Si tratta di un impulso primordiale o è il frutto di una decisione consapevole che avviene, magari, addirittura in un momento preciso? Per molti passa la prima ipotesi, per altri la seconda, non meno seria né meno fantasiosa, per quanto mi riguarda. Di fatto non abbiamo una risposta, definitiva almeno, e questo è tutto. Ma si ponesse la questione in termini diversi: attribuire all’organismo umano un compito a prescindere dall’uomo che lo possiede, mandando a ramengo ogni teoria, compreso il concetto di “competizione gerarchica” che è l’unico motivo che spingerebbe gli umani a proteggere i loro organismi; si ipotizzasse un uomo educato fin dal grembo materno a sentirsi un cane da compagnia – a zero bisogno di competizione quindi –   che sia convinto veramente di esserlo però, non troveremmo in lui, per questo, nessuna ridotta capacità di difendersi da un virus o da qualunque altra minaccia di un qualsiasi altro uomo, né lo sentiremmo meno motivato degli altri a andare avanti nella sua propria esistenza. Ovvero: il suo organismo metterebbe in campo tutte quelle difese tipicamente umane anche senza la sua non consapevolezza di essere uomo. Per questo quando vi porteranno il secondo Campari, sotto un chiaro di luna tra i più deliziosi, sappiate che quel drink può esistere solo in due modi: o perché esiste a prescindere, o perché siete voi a crearlo mentre lo state ingollando. Il che non modifica di una virgola il suo sapore. Né la forza delle vostre prossime strette di mano.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli   Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.
UN POMERIGGIO DELLA SCORSA ESTATE
un pomeriggio della scorsa estate stavo lavorando un po’ troppo distrattamente, senza fare attenzione a quello che succedeva attorno a Read more.
* * *
Ti amo poco. Però da sempre. E sempre non è poco. Read more.
ANDARSENE
Stavamo guardando un documentario sulle balene e poi alla fine gliel’ho detto. Ma tu non te ne vorresti andare? Andare?, Read more.