Quasi tutte le notti lo stilema concavo di un naufragio accoglieva brandelli. Uno ad uno, nel suo sostrato. L’ispessimento non aveva sosta, così ogni fondale era sempre più bisognoso di luogo, tanto che dalla spuma pareva spesso emergere qualcosa. Del resto, a oggi, non esiste una misura che si presti alla terribilità di un simile carotaggio, salvo quei pochi nomi di persona costretti alla loro icastica dal becco di un gabbiano.
dalla II° PARTE (3)
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