S’IO FOSSI… O IL GATTUCCIO

  S’io fossi carpentiere o falegname Il legno lo piallerei con la sponderuola O lo levigherei con il lisciatoio E lo segnerei con il licciaiolo Poi lo inciderei con il graffietto Quindi lo taglierei con il saracco   S’io fossi carpentiere o falegname Tra una raspa, una sega ed un …

INDACO

  Ho avuto l’otite. L’orecchio sinistro mi informava  sì, ma con fruscii e parole ingannevoli. Alla fine del  mio turno, camminando verso casa, incontravo di nuovo gli stessi. Gli uomini delle sette di mattina, quelli  che pedalavano con le bici arrugginite verso l’officina. Ogni giorno un buon giorno per me …

LA CONVENZIONE (da favole del ’68)

sgorbi inattivi con azzettini di poco conto in mano   io ora me ne vado – mi porto dietro (e dentro) quattro attizzatoi ce n’andiamo assieme gocce di sudore spengono le lampade nell’arena icariola ha gli occhi gonfi di numeri neri

THANATEROS

picchiano stonate   erme bifrontali profuse pregne d’enzimi collassano in flogosi saettate   imprecise, correndo mi hanno guardata

(inumazione della luce)

clik   nella piccola dimensione di una modulazione improvvisa l’emulsione     reca impressioni clivo istanti lunghi / e percorso positura a scacchi    /   contrazioni di guardasse dall’acqua in sito ripresa scomponendo / stacchi   strato su strato / giorni.   ramo su ramo / botanica parallela. la parola. altrove / punto …

STO NELLE COSE

sto nelle cose come un’estensione tua le proseguo e ti combatto e non sembra in questo buco che un dilagare passando ristrettezze aggrumate a un centro così puro che non esiste così come non esiste parola per cui si cerchi più di un bisogno ammutolito l’impronta più fonda di un …

FRANCESCO 6

Passa di qua e mi scrive a caso una lettera sull’entusiasmo. Mi chiede a caso un bicchiere d’acqua, due matite, un passamontagna. Mi chiede delle Dolomiti più remote, dicendo: da qui non ne vedo passare neppure una.

TESTO 3

  Nel cortile e vento opposto del principio del mese sa se è luglio sa tuttora cigolare una delle due porte petrolio-legno. Si spalanca, fa entrare festa di due occhi, il lutto di una coda di parenti, delle buste brune di carta che scricchiolano, un’albicocca o solo sezione marcia lanciata …

LETTURA PUBBLICA

Dietro al tizio che sussurra versi nel microfono c’è una grande finestra che dà sul corso: si vedono i passanti – assorti, svagati, melliflui. Siamo in una biblioteca, ci saranno si e no una ventina di persone. Il poeta indossa una giacca verde cupo, pantaloni neri e una maglia amaranto. …

GU CHENG

forse sono cieco non riesco che a toccarti con la mia voce aprire la poesia come il palmo di una mano tenderla verso di te// offrirtela fratelli su questa riva del Pacifico dal colore rosso, chiaro, blu, nero fiori che scoppiano a piangere sulla mia riva del Pacifico questa voce …