LUNGO LE UOVA DI MOGADISCIO

Ciao. Mi chiamo Kaufmann, e faccio l’ornitologo. Sto passando in rassegna tutte le foto – quelle poggiate sul canterano – in cui tu sei ritratto con degli uccelli: qui con l’uccello del paradiso, qui col francolino di monte, qui col gruccione, qui, ancora, col migliarino di palude e col pigliamosche. Lui invece è Archelio Bragi, commis di cucina; sta studiando le immagini di alcuni tuoi organi mangiati dagli insetti: il fegato corroso dalla callifora vomitoria, l’esofago spolpato da lucilie sericate, uno dei due orecchi devastato da un nugolo di lepidotteri. Ti chiederai come sia possibile tutto questo, visto che non hai mai amato gli uccelli, né tantomeno ti sei sognato di farne ritratti, e come sia possibile che addirittura alcuni tuoi organi risultino putrefatti  – e siano pure stati fotografati – visto che in quest’istante stai percorrendo tranquillamente la strada di casa e sei certo di essere tutto intero. Bene. E’ quello a cui sta tentando di rispondere il terzo uomo: la minchia a Città del Capo.

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