BISOGNO DI VOLARE

Avevo bisogno di volare, oggi. Avevo bisogno di girare tra le nuvole agitate dal vento. Lasciarmi trasportare dalla scia degli uccelli e gettarmi in picchiata nel mare. Perché i giorni non sono che copie sbiadite di giorni e il vento è l’unica cosa vibrante che possa cambiarne l’aspetto. Freddo, dentro, Grigio forse Nero, fuori, invece, l’azzurro brilla tra i ciuffi scomposti dei nembi. Il verde invece è spento, estenuato dall’arsura estiva. E il  mare con le sue chiazze turchesi, le secche e le creste vivacemente bianche delle onde oggi mi dà il senso della luce come nient’altro. Avevo bisogno di volare, di incontrare i gabbiani e nascondermi tra le loro ali, di giocarci a nascondino. Di fingermi un folletto, ecco di cosa avevo bisogno, di uscire da me e guardarmi dal di fuori, di vedere chi sono, riconoscermi e scherzare con me come se io fossi  qualcun altro. Avevo bisogno di volare, oggi, ma la terra appena bagnata rende impossibile potersi alzare in volo. E’ una calamita. E non c’è niente che possa disattivare il suo potere assoluto. Neanche i più forti dei folletti, neanche loro, riescono a portarmi via se respiro troppo a fondo il suo odore. Volevo che arrivasse il vento e mi portasse via. Che mi strappasse dal suolo, mi scomponesse, mi strattonasse e si impossessasse di me. Come avrei voluto volare oggi, in questa luce vitrea e acquosa. Sentire addosso le gocce di cielo passando tra le nuvole.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accampamento 1 – Gli interni assegnati
Al  km 24, al muro di testa di un volume grigio, andato in rifacimento più volte, più volte ridestinato, s’innestano Read more.
CARAPACI
Una fragranza di farina imbiancava l’aria. Fettuccine e sfoglie tese a seccare su un letto matrimoniale di strofinacci. Madama prese Read more.
da I GIORNI QUANTI (60)
L’ipotesi di stabilirmi in campagna è subito scartata. Il ventilatore mi è nemico. Cioè lo sento come il mio detrattore Read more.
N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli   Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.