LOCUPLETATO

Aaah, come mi sento bene – pensò Walter Malabbo. Mi sento come locupletato da un risoffio di energia. Proprio un’enfiagione di benessere. Lambendomi il viso, stamattina, mi ha svegliato una frangia di sole. Qui dove dormo la finestra non ha scuri né tende. Pregno di una rassegata allegria, mi insapono la faccia prima di radermi. Viviseziono ogni mio gesto, ogni mio pensiero, dominato da una vigile calma superiore. Stato di lucidità prossima alla vertigine. Avverto la fatata sensazione di non avere più obblighi o scadenze. Di essere sciolto dalle cure, dalle trame, dai fili nervosi del mondo. Di entrare in un tempo infinito, eterno. Di toccare una specie di immortalità …