l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) 44’78

curiboca
‘curiboca’ cioè meticcia quindi mezzosangue cioè bastarda quindi proletaria: é cosi la mia curiosità di lettore. o non mi spiego come avrei potuto portare a termine la lettura di un libro drammaticamente serio come ‘nelle profondità dell’inferno’ quando ormai da anni mi é diventato naturale evitare anche quelli che appena appena sfiorano la serietà: cioè i libri il cui autore invece d’essere un animale vivo immerso negli odori e nei borborigmi della propria anatomia é solo qualche impenetrabile e indifferente proposizione di qualche storia di qualche letteratura.
i protagonisti di questo libro lingua stile personaggi soprattutto femminili situazione politica sono tutti come me curibochi bastardi. liliana bruchi la traduttrice ha fatto credo un lavoro pulito: i modi della lingua proletaria fitti di dilazione traslati baratri che hanno marce senza tarature richiedono intensa solidarietà o sporcano tutto. che fortuna questa donna donne.
cosi anche l’inferno é un’avventura bastarda. basta che non sia in alcun modo dantesco. quello palermitano e meglio: questo di questo libro che é brasiliano. sono ottimi inferni. sicuramente preferibili a un normale purgatorio di prevedibili sviluppi di pacificabile misura morale e fisica.
cos’altro chiedere oggi qui a un libro? é anche breve. meno di 150 pagine. ha capitoletti fulminei. e tanta ineffabile teporosa ironia da eiettare a ogni pagina la soluzione romanzesca di un giallo. e alla fine di mantenere la promessa.
concludo cosi questo mio mercenario commento: che se qualche patetico poliziotto ti spezza un molare e li alla sua radice ti fa applicazioni terapeutiche di elettricità certo non puoi ridere come ti piacerebbe. eppure l’autore lo fa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Accampamento 1 – Gli interni assegnati
Al  km 24, al muro di testa di un volume grigio, andato in rifacimento più volte, più volte ridestinato, s’innestano Read more.
CARAPACI
Una fragranza di farina imbiancava l’aria. Fettuccine e sfoglie tese a seccare su un letto matrimoniale di strofinacci. Madama prese Read more.
da I GIORNI QUANTI (60)
L’ipotesi di stabilirmi in campagna è subito scartata. Il ventilatore mi è nemico. Cioè lo sento come il mio detrattore Read more.
N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli   Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.