IL CUCCHIAINO della domenica (diario – odierno – della guerra al maiale)

Ormai si assiste all’incredibile. Ma io me la godo e mi sento un cazzo e mezzo. Perché al contrario dell’utente medio – e uso questo termine volutamente – so che tra opinioni, stime, calcoli, aspettative e ciò che veramente accadrà su questa terra c’è poca, pochissima, più spesso nessuna relazione. E infatti mi interesso molto poco, pochissimo, più spesso niente affatto dell’opinione media del nostro utente medio che qui non posso definire che come si definiva un tempo: il convinto. Questa dei bambini, però, è agghiacciante. Forse il punto di non ritorno del viaggio verso l’idiozia della cultura occidentale. Adesso li intervistano sui problemi climatici e sul futuro del pianeta come fossero scienziati coi peli nel culo. I bambini capite? Gli stessi che tornati a casa vengono zittiti dai genitori non appena aprono bocca. E che per un mal d’orecchi non vanno dal medico ma ancora dal pediatra. Stiamo in campana.

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