Le strade quando guido al tramonto mi sembrano il culo di una donna o di un uomo, insomma mi sembrano qualcosa con cui devo per forza avere a che fare, abbordare diventa una parola impropria, frenare una parola precipitosa, fantasticando che il manto stradale sia bagnato, mi impongo di guidare da angelo, non facendo sentire alle ruote il peso sesquipedale del mio cervello tozzo né lo sfigurato modo di pensare, nel frattempo davanti a me, l’incidente che avrò o che non avrò mai avuto, sfila come una lunga pellicola di 35 millimetri e raggiunge il ricordo di un saluto tra amici, mentre io sto ancora tutto tremato, davanti a me il ben arrivato.
A CASA DA AMICI
CARAPACI
19 Aprile 2024
Una fragranza di farina imbiancava l’aria. Fettuccine e sfoglie tese a seccare su un letto matrimoniale di strofinacci. Madama prese Read more.
N.4
18 Aprile 2024
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
18 Aprile 2024
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti e grandi alberi Read more.
Walking Flames
18 Aprile 2024
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
17 Aprile 2024
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
17 Aprile 2024
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
17 Aprile 2024
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.