l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) 33’78

prima prova
(30.07)
venivano sempre da qualche parte. una parte molto esterna caro endi. ed erano o come mi sembravano disar¬mati. disarmati di pennacchio. infatti in quelle sta¬gioni ns grazia concepiva le sorelle silenzio sotto¬forma di munizione senza pennacchio cioè senza obiet¬tivo. e così mi rubavano in con¬tinuazione la macchina. e ns grazia non poteva viaggiare. era difficile cercare a piedi qualche straniero da risparmiare. per soddisfare l’umiltà di quelle sorelle che venivano da fuori da spazi completi inventerei qui ora un pubblico.
poi con le stagioni successive ns grazia imparò a conser¬vare pezzi di spago. si allenò a costruire le misure per le sorelle perché le sorelle ormai stavano qui stabil¬mente. ns grazia dimenticò co¬s’è il pubblico. e questo territorio perciò as¬sunse la configurazione della vit¬tima da proget¬tare. tutto, poco fa fu pronto. e io stesso co¬minciai a capire che la collina interminabile che sta al centro di questo territorio può finalmente essere scalata.
cominciai a raggranellare una sufficiente quan¬tità di vento e mi costruii una figlia già cre-sciuta vistosa¬mente estranea e brusca. insomma tutta da descrivere (perché ha molte funzioni da svolgere e molta energia da spendere).

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