Avvenne una notte che nessuno più poté carezzare Alcunché. Alcunché era una donna avvenente quanto garbata, perciò non sapeva sottrarsi alle continue carezze che le girandolavano intorno come pulcini arroganti. Ma quella notte disse basta. Guai a chi ancora osasse carezzarmi. Sono stufa. Passò al contrattacco e una dopo l’altra prese a schiaffeggiare le carezze che, accese dal panico, in un fiat si dissolsero involandosi dal finestrino del treno verso gli abissi cosmici. Scappavano via leggere, a spaglio, come ostie in fuga dalla pisside.
SUL TRENO, UNA NOTTE
I MOLTI FIORI
20 Aprile 2024
Prima di cena la signora moglie ci mostra una pietra che arriva direttamente da Singapore: riesce ad assorbire tutta la Read more.
STANZA 223
20 Aprile 2024
quando afferra la sua tazza di caffè questa donna è riflessa nell’inizio di un sorriso. nessuno la osserva tuffarsi e Read more.
Un teatro (I)
20 Aprile 2024
piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che Read more.
CARAPACI
19 Aprile 2024
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N.4
18 Aprile 2024
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
18 Aprile 2024
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti e grandi alberi Read more.
Walking Flames
18 Aprile 2024
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.