l’asteroidicello (il lavoro mentale) 13’78

per una storia inesatta
tutt’attorno la ‘realtà gamma’ mi minaccia fisi¬camente l’ilarità del ‘fantastico storico’. mi dicono che non esiste una sola ragione per cui dovrei ribellarmi al fatto che é il 6 gennaio 1997 quasi le 5 del mattino e sta nevicando. e me l’insinuano con vocette calme rilassate disegnate all’interno di faccende ciclopiche. prendere il caffé stirare un paio di mutande cercare uno scon¬trino.
eppure non ho mai cercato di ribellarmi ma pro¬prio a niente anzi. e dopotutto questa cosa non mi fa alcun ef¬fetto: vedere i cristalli marini che si sciolgono per ripidissime altezze modu¬lando: siamo qui caro stiamo arrivando.

il punto é questo: non riesco a ricordarmi della tua tri¬stezza grammaticale se neppure capisco che mi stai in¬tanto anche giustamente ricordando di mettere la cra¬vatta.
che bisogno c’é in questo spazio indurito di ab¬botto¬narsi la camicia? di apprezzare un quartino di discreto pinot grigio e soprattutto chi ormai desidera che tu possa conservare una molecola di realismo?
la faccenda si può anche descrivere così: lo spa¬zio nelle sue volumetriche disponibilità tempo¬rali scivola giù dall’alto cioé si piega rapida¬mente apre le mani allunga le dita tende muscoli nervi e palpa. ma non trova nulla. perché quello che stava giù a sua volta sta precipitando. e questo non vuol dire che le parti corrono neces¬saria¬mente verso un centro. non c’é centro.
ma insomma come credi che io possa indicarti i limiti fi¬sici della mia ‘vertigine ininterrotta’?
a che dico ‘ciao’ se ti dico ‘ciao’? e anche: co¬s’è il salutato?

se io stesso potessi sapere per tranquilla espe¬rienza del tatto quanto é luminosa dolce venti-lata questa gior¬nata di giugno: il mio stomaco che é sano e vuoto divente¬rebbe un modo alfabe¬tico dominante del mio cervello. ur¬lerei: sto bene! oppure: ho fame!
e invece no

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.
Archivio fotografico Tambour: veduta di Grenoble
Pendevano, ondeggiando, dalle sue orecchie bizantine cerchi e anelli   Un soffio risorgeva alle sue trombe sopra le spalle erette Read more.
DISASTRI CARBOCERAMICI
E sono ancora qua ha detto il bandolero acquiescente ma non è vero che io sia ancora qua perchè se Read more.
DIARIO DI BORDO
Stamattina, alle sei, dal ponte ho visto alcuni ragazzi rientrare dalla notte. Sono scesa sottocoperta. Fuori fa freddo, è piovuto Read more.
UN POMERIGGIO DELLA SCORSA ESTATE
un pomeriggio della scorsa estate stavo lavorando un po’ troppo distrattamente, senza fare attenzione a quello che succedeva attorno a Read more.
* * *
Ti amo poco. Però da sempre. E sempre non è poco. Read more.
ANDARSENE
Stavamo guardando un documentario sulle balene e poi alla fine gliel’ho detto. Ma tu non te ne vorresti andare? Andare?, Read more.