(capitolo quinto) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

I citofoni non funzionano. All’uscita della scuola i ragazzini premono a caso i campanelli e si mettono a correre ma non li sente nessuno.   Nel giro di una settimana il tabaccaio, l’informatico e il macellaio hanno chiuso bottega. L’indiano che lava le scale non si è più visto. E non funziona nemmeno la televisione, l’antenna è stata nuovamente spostata. Salgo all’ultimo piano.   Incrocio la poliziotta in uscita, rallenta e mi guarda con l’aria curiosa. La saluto: – hanno sistemato la faccenda – Sorride. Chiude la porta, si scansa indicandomi con la testa l’appartamento di lato. La porta è aperta, entro. Sgombero. In due lavorano veloci. Uno piccolo ossuto,  poche mosse e generose strisciate di nastro adesivo, dà volume ai fogli di cartone che ha dinanzi. L’altro alto  riempie le scatole con la scelta delle cose ammucchiate nell’ingresso. Di tanto in tanto si ferma. Gira un oggetto tra le mani. Buono e l’ incastra  tra le scelte, non buono, lo scansa di lato  e passa ad altro. Finito di assemblare i cartoni, il secco, continua accatastando in un angolo mazzi di aste blocca serranda, latte colme di ferraglia, minuteria, posate in pentole ammaccate. Un giovane e una signora girano per l’appartamento.  Il giovane appunta rapidi calcoli su di un foglio piegato che tiene nelle mani. – quattrocento euro, con il trasporto,  non le conviene – Passo inosservato. Scanso cumuli di vestiti , borse, scarpe e mi avvicino alla porta della cucina. Guardo oltre la soglia. Sull’unto spesso delle mattoni verdi  mezza macchina del gas,  un ferro da stiro e una  antenna t.v. E’ la mia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I MOLTI FIORI
Prima di cena la signora moglie ci mostra una pietra che arriva direttamente da Singapore: riesce ad assorbire tutta la Read more.
STANZA 223
quando afferra la sua tazza di caffè questa donna è riflessa nell’inizio di un sorriso. nessuno la osserva tuffarsi e Read more.
Un teatro (I)
piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che Read more.
Accampamento 1 – Gli interni assegnati
Al  km 24, al muro di testa di un volume grigio, andato in rifacimento più volte, più volte ridestinato, s’innestano Read more.
CARAPACI
Una fragranza di farina imbiancava l’aria. Fettuccine e sfoglie tese a seccare su un letto matrimoniale di strofinacci. Madama prese Read more.
da I GIORNI QUANTI (60)
L’ipotesi di stabilirmi in campagna è subito scartata. Il ventilatore mi è nemico. Cioè lo sento come il mio detrattore Read more.
N.4
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti   e grandi alberi Read more.
Walking Flames
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.