NON ACCETTARE CARAMELLE

se le dico non accettare caramelle da uno sconosciuto mi ride in faccia sa più cose a cinque anni di quante io a dodici e ogni volta che indico un posto diverso sa dove guardare intanto scartiamo regali di cattivo gusto più felice quando non poteva guardarci dentro così mi …

DIARCHIA

Il console X parla come defeca. Il console Y parla perché non riesce a defecare.

(capitolo terzo) E GLI AVOCADO SPARIRONO NEL GIRO DI UNA NOTTE

  Il bancomat mi rifiuta tre volte la carta. In banca incontro Carlotta. Capelli corti ossigenati, occhiali scuri. Ricordiamo l’anno conclusivo dei suoi studi. Sposata? No, in polizia e mollata dal convivente. – Avido, accecato dal lusso, ha abbandonato me e… – mi mostra una bimba in foto. – Giada, …

TRA LA RACCHETTA E IL SOLE

… tu spari il tuo diritto in top-spin, / io replico con un rovescio incrociato, / tu ribatti con un lob non troppo profondo, / io provo a piazzare lo smash e conquisto il punto. / Adesso servo per il game che è anche un set-point, / 6-5, 40-30 al …

l’asteroidicello gamma (il lavoro mentale) ’78/2

le br fanno sapere che ‘saranno intensificati gli attac¬chi a tutto il personale politico. il ‘per-sonale politi¬co’ da l’impressione che possa trat¬tarsi di uno dei tanti dell”azienda’. ma é cosi? ma ormai ‘il personale’ non é tutto politico? e cosa potrebbessere diversamente visto che in molti modi l’azienda stessa non …

UNA OMBRA DI MARTINI

– Perché un’ombra di Martini? – Come signore? – Perché un’ombra di Martini? – Perché? – Mi sta preparando un Negroni? – Si signore. – E perché con un’ombra di Martini? – Ma è la regola signore. – La sua regola del Martini? – Non la mia regola, la regola …

IRONIA AUOTOBIOG

Ma che cosa c’è? Balla insieme a me E vedrai che poi Ti passerà-a-a-a-a-a-a Noi siamo i giovani I giovani più giovani Siamo l’esercito L’esercito del Sert* * L’esplicito riferimento alla canzone “L’esercito del serf” (Catherine Spaak, 1964) è abbastanza fortuito. Diciamo che è stato il lampo d’un secondo durante …

INCANTESIMI RURALI

gli dico a Bologna di insistere a squadernare la memoria per raccontarsi e raccontare quel grumo mai inumato dove fluiva una infanzia di grana grossa adatta a scortecciare le ore feroci quando le assenze erano vangelo ottuso e le lacrime erano impossibili per il tempo frettoloso e inclemente e solo …