tutto più muore nei giorni dell’ermetismo,
oltre le pareti. il tempo, infine, va in fumo.
lavorammo per questo. emanciparci, non separarci.
vi è crudeltà nei monologhi teneri se il corpo li addomestica.
ma la parola è fango, un’eccellenza,
la scoria delle mani lavate, la buccia del limone.
emanciparci, non perdere i residui.
anzi raccoglierli, imballarli
restituirli a un ricordo triestino,
l’istituzione negata di una scopata,
fu lì che dissi: nascondiamoci,
rifiutandomi di essere pertinente.
TUTTO PIU’ MUORE
I MOLTI FIORI
20 Aprile 2024
Prima di cena la signora moglie ci mostra una pietra che arriva direttamente da Singapore: riesce ad assorbire tutta la Read more.
STANZA 223
20 Aprile 2024
quando afferra la sua tazza di caffè questa donna è riflessa nell’inizio di un sorriso. nessuno la osserva tuffarsi e Read more.
Un teatro (I)
20 Aprile 2024
piacque, né più né meno, come uno scavo o una tibia frantumata; le cose avevano un odore di bruciato che Read more.
CARAPACI
19 Aprile 2024
Una fragranza di farina imbiancava l’aria. Fettuccine e sfoglie tese a seccare su un letto matrimoniale di strofinacci. Madama prese Read more.
N.4
18 Aprile 2024
dopo cena chiama me e l., venite a vedere la luna piena, è una luna gialla e larga sospesa in Read more.
45
18 Aprile 2024
c’erano note e le passate memorie poi giorni d’ anime nella nebbia il mondo dei morti e grandi alberi Read more.
Walking Flames
18 Aprile 2024
Le fiamme parlano, senza conoscenza sono in movimento. Non dipende dal contatto, ma dalla reciproca vista di un cuore che Read more.