STORIE DEL SIGNOR JFK (117)

A 84 anni suonati si interroga sul significato del verbo cadere. 84 anni prima il neonato JFK già disserta sul significato della parola abbandono (Gelassenheit) che, per lui, corrisponde alla scacciata dal vuoto placentale e all’essere gettato (Geworfenheit) nel mondo per deiezione (Verfallenheit), come uno stronzo insomma, aspirante a diventare …

si stanno facendo

si stanno facendo lunghissimi i discorsettini mi stancano se mi distraggo col cuore per la pipì nessuno m’accompagna sanno che mi piace ogni musica che nel genere specifico non c’è adattandomi al tema mi sparisco

INTRAMOENIA (Amelia Rosselli)

Una tua faccia ha sì i contorni umani un tuo gesto è davvero primaverile e un tuo guardarmi è la prima delle cose a cui penso quando – nel vivido primeggiare dei nuvoli pomeridiani – io con molta lentezza cerco te. E se il morire è cosa di ogni giorno …

IL GRANDE RIMEDIO

Nell’ora che precederà l’assunzione del grande rimedio abbi cura di te e osserva alcune regole. Alzati e lavati accuratamente, non tralasciando alcuna parte del corpo ma non immergendoti del tutto, né in vasche da bagno né sotto getti caldi, di modo che il purificarsi sia un’azione virile, non lasciva. Che …

MOSTRI

ho messo al mondo mostri nelle piazze le margherite si salutano le mani le tranciano

STORIE

Sposini, ventiquattro ore insonni da un aeroporto all’altro, mamme, papà e amici li attendono dal viaggio di nozze, la Giamaica è il ricordo gradevole dei loro discorsi, lui non ha più la fede al dito, lei sì, ma farà sua la scelta del consorte all’arrivo, a casa e ne parlano.

STORIE DEL SIGNOR JFK (116)

Con la stessa lentezza con cui ruminano le foglie d’erba, le mucche che hanno invaso il frutteto, ruminano le arance. Per parecchio tempo, nel dubbio se continuare a osservarle o scacciarle, JFK si chiede se conoscono il gusto, la differenza tra una foglia d’erba e un’arancia. Se la prende comoda, …