Il dolore mentale, la confusione cellulare
sono tali che i peli del corpo si contano da
soli, si chiamano per nome e si danno
appuntamento sulla poltrona.
Io, per nulla intimorita dall’indifferenza
comincio a sfogliarli come petali di
margherita e m’ami non m’ami mi regalo un
corpo bianco, senza peli, senza dolore. Al
gambo che mi rimane in mano non lesino uno
sguardo che privo di ombre risulta vacuo e
senza peso.
APPUNTAMENTO SULLA POLTRONA
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