La visitatrice, da due settimane, non visitava più nessuno. Era invecchiata di colpo, inaspettatamente e voracemente, proprio come se il suo corpo si fosse svegliato all’improvviso con una fame di se stesso incontenibile. Quando il dottore entrò per l’iniezione aveva non so più quanti anni e la pelle cadente. Il dentista le aveva appena cavato tre mole marce, e un infermiere ormai la conduceva per casa con un girello e le cambiava tre volte al giorno la biancheria. Ma i turni prevedevano un numero di quindici famiglie che la visitatrice avrebbe dovuto visitare in quelle ultime due settimane, e tutte erano ancora in attesa. Lei era speranzosa, rivolgendosi all’infermiere diceva: appena mi rimetto andrò. L’uomo le sorrideva, girava dalla cucina e la portava sul balcone a prendere l’aria.
LA VISITATRICE
CARAPACI
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