UNA COSA, TRA LA COSA E UN’ALTRA COSA di Gaetano Altopiano

Dovrei prestare orecchio alle non-parole. Deliziarmi di non-suoni. Vedere la non-televisione, leggere i non-giornali, andare ai non-cinema e (solo) ai non-concerti e alle non-letture di poesia. Partire per i non-appuntamenti. Andarmene ai non-viaggi. Guardare l’ora nei non-orologi e fidarmi (solo) della non-speranza. Vivere di non-lavoro, prendere un non-anno sabbatico, nel …

PRIMAVERA di Francesco Gambaro

Buono quello che mi dite, quando non mi dite, da uomo allergico agli uomini non posso che scappare dalla primavera. Vero quello che mi dite, insegne lampeggianti, bartabacchi fumanti, palazzi piegati come alberi sottovento e altre cose. Scappo dalla primavera a vetri serrati, dovrò superare a 230 estate e autunno …

OSTINAZIONE 3 di Gaetano Altopiano

Provare a interpretare la vita di un altro. Step 1: sentirne le lagne, ascoltarne i mugugni. Step 2: grattarsi l’orecchio nel medesimo modo, e, a un certo punto, tossire persino come il nostro interlocutore. Step 3: afferrare il senso di quello che vuole dire. Immedesimarsi. Step 4: stupirsi sinceramente di …

RISATE PREPAGATE di Francesco Gambaro

Ma avete fatto caso che, nei nostri amati talk show, prima del pubblico prezzolato ridono i conduttori? Sono loro la vera claque. Bonfonchiano interrompono tossiscono cianciafruscolano, ammazzano le barzellette. Giovanni Creco, Gerardo Floris, Massimo Fazio, Fabio Giletti e quel pendaglino di Gramellini Ridens.

TAGLIARITILLA A TESTA MITTIRIMILLA NE’ PERI E JUCARICI A PALLA di Francesco Gambaro

Traduco, in italiano politicamente corretto, l’escursione dialettale di un giovine calciatore tusano indirizzatta alla coetanea compagnetta settenne che non ha ceduto al suo pesante corteggiamento. Ti taglierei la testa me la metterei tra i piedi e ci giocherei a palla. (non continuate a dirmi, come fa Emiliano, che è la …

I VECCHI (10) di Francesco Gambaro

U viri, l’acidduzzi unn’annu manciatu oggi. La vecchia, ritirandosi, raccoglie il sottovaso dal suo terrazzino. Si chiude a chiave in casa. Le domeniche sono giornate difficili perché rubata alle sue abitudini dalle figlie. Posa il sottovaso in tavola. Con ritrovata piccola fame mastica, dopo essere stata costretta a masticare merda …

ABITI E MONACI di Gaetano Altopiano

Quello che è del tutto normale nella regione di Monaco di Baviera in un posto come la città di Palermo susciterebbe quantomeno il ridicolo (oltre che il rischio di atti di bullismo): imbattersi in frotte di ragazzi vestiti col costume tradizionale, il trachten; e non solo dentro le birrerie, durante …

I VECCHI (9) di Francesco Gambaro

Se stendo la pelle del d’orso della mano sinistra con la mano destra la pelle arriva quasi alle unghie. Una zampa d’orso, sarebbe, se tagliassi un dito. O ne aggiungessi un sesto. Gli orsi sona animali rivoluzionari, creano facile le orme e confondono gli umani. Talvolta solo tre dita per …

IO LO RICORDO COSI’ MIMMO GERRATANA di Francesco Gambaro

da “Qualcosa di rosso”, Perap 1994 “Mi lasciai prendere dai nervi, mi chiusi in me stesso e mi tagliai un dito con una lattina di pomodori pelati. E diventai tutto rosso, mi dimenticai dov’ero, cos’ero e cosa facevo – e ancora adesso ho qualche vuoto di memoria. Così lasciai fare …