“Cul de sac 2” di Gaetano Altopiano

Vado dal Magistrato ‘stavolta. Basta. Un argomento che è praticamente un tabù seppure se ne conoscano di peggiori, eccome, qualcosa di cui non parla nessuno solo per paura delle possibili ritorsioni. Denuncio la violenza dei messi comunali, degli ufficiali giudiziari e dei vigili ausiliari. La crudeltà gratuita dei “notificatori” insomma (di ingiunzioni di pagamento, cartelle esattoriali) impiegatucci convinti di essere inquirenti, sub-specie di un corpo militare che in più, ecco il dramma, hanno la proprietà del tuo campanello. Tutte le volte che vogliono, chiaro? Conoscono la tua casa meglio della Gestapo e della Stasi. Ma bussano alla porta (sono loro) e uno, invece, mi fa: tutto a posto? Così, soltanto questo. Io non ci credo, penso sia un trucco, dopo un minuto nondimeno rispondo: tutto a posto, grazie. Ma non apro. Una soffiata? Mi hanno venduto? Mia moglie mi fa segno di stare zitto adesso. Aspettiamo.   

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